Separazioni logoranti e abbandoni repentini rappresentano oggi una realtà comune. Una donna può ritrovarsi sola ad allevare i suoi figli e anche l’accudimento, se gestito in solitudine, può rendere una madre sfinita psicologicamente.
Anche quando c’è un padre accanto l’esigenza del bambino di una presenza costante e la responsabilità materna, che non si può condividere, possono portare all’esaurimento. L’impressione che la propria libertà si vada assottigliando può suscitare rabbia e frustrazione. L’ansia che accada al bambino qualcosa di brutto e la paura di lasciarlo alle cure di estranei sono sempre tanto intense quanto lo è l’amore.
Se i figli manifestano qualche comportamento strano, se la scuola fa una segnalazione, in una madre si affaccia da subito il senso di colpa, di inadeguatezza e di vergogna. La paura di essere giudicate può, per di più, condurre al silenzio.
A dispetto del luogo comune che fa della maternità la condizione in cui ogni donna si sente automaticamente a suo agio, Alia sa che essere madre è un’esperienza sconvolgente e impegnativa e ha creato lo spazio Maternità perchè ciscuna sia aiutata a trovare serenità e fiducia. Perché non esistono cattive madri, ma solo donne che non hanno ancora trovato il loro modo particolare di essere mamme.
Ansia, paura, rabbia, frustrazione, senso di inadeguatezza, colpa, solitudine di fronte alle istituzioni scolastiche, sconcerto, disorientamento negli affetti sono un segnale.
Per risolvere il problema