Per orientarsi nelle difficoltà legate all’essere donna oggi può essere utile ascoltare una conferenza, leggere un articolo, vedere un film, partecipare a un dibattito.
Ipocondria
L’ipocondria è la forte preoccupazione di avere una malattia, o anche la convinzione di averla, anche se visite ed esami medico-specialistici hanno escluso la malattia stessa.
Si tratta insomma di una particolare forma di ansia o di paura che riguarda il proprio corpo, nel suo complesso o in qualche sua parte e che fa temere per la propria vita. Si ha cioè una paura ingiustificata di essere malati e di morire.
Alcuni sensazioni o manifestazioni del corpo possono anche essere travisati ed erroneamente interpretati come segnali di una malattia in corso.
L’ipocondria può essere estremamente limitante e impedire alla persona di svolgere le attività più importanti: vivere serenamente le giornate con i propri cari, lavorare, praticare sport, avere degli hobby, perfino uscire di casa. L’ipocondria è un tarlo, un pensiero ossessivo che non se va mai.
La persona ipocondriaca restringe progressivamente il proprio mondo, i propri pensieri, le proprie attività a causa della paura delle malattie, fino a trascorrere la propria esistenza a fare infiniti approfondimenti medici o a evitare di farli, anche quando sarebbero invece necessari o ragionevoli; questo perché ha la convinzione che verrà riscontrato qualcosa di terribile e inguaribile e ha dunque il terrore di verificare.
Il corpo è un elemento estraneo, fuori dal nostro controllo, tanto quanto il mondo esterno. Anche se fino a quando non dà segni di malessere siamo in genere convinti del contrario, che faccia parte di noi e sia sotto il controllo della nostra volontà. E’ quando si ammala che scopriamo che risponde ad altre leggi. Il rapporto che una persona ha con il reale, con ciò che è fuori dal suo controllo, può essere angosciante. Questa angoscia invece di manifestarsi per quella che è, può travestirsi da paura per i propri organi, per la propria salute. Ci si può sentire impotenti, piccoli, fragili e smarriti, proprio come dei bambini di fronte al mondo minaccioso, di fronte all’ignoto, a quello che non si può vedere. Attaccabili da tutti e da tutto.
E’ un disturbo psicologico molto frequente che può essere anche molto invalidante.
Si può guarire. E poi si scopre un altro modo di vivere, più forti e più sereni, sapendo cosa si può controllare e come fare con ciò che è fuori dal nostro controllo.
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